Una delle domande che il collezionista alle prime armi rivolge spesso a chi ne sa un po’ di più è: “Quando un certo argomento, un certo luogo o un dato personaggio è raffigurato da più valori di una stessa serie, si può esporre un sol valore o si è costretti ad esporre l’intera serie per dimostrare di averla tutta?”

La risposta, partendo dal presupposto che tutti valori della serie abbiano lo stesso bozzetto, è quasi sempre molto semplice:

“In questi casi si può esporre solo il valore più alto della serie (che generalmente è anche il più costoso) in quanto ciò presuppone che il collezionista sia in possesso dell’intera serie.”

Questa regola non è dettata da alcun regolamento o ‘sacro testo’ ma è solo questione di buon senso in riferimento allo spazio che si occupa su un foglio (nelle esposizioni lo spazio è veramente un fattore della massima importanza). Vedete, infatti, dalle pagine 1 e 2 (si tratta di simulazioni di pagine di collezione) quanto spazio si guadagna con la scelta della presentazione di un sol francobollo.

Le uniche eccezioni che possono giustificare la presentazione di 2 o più francobolli di uguale soggetto sono:
– motivi di equilibrio del foglio, e quindi motivi estetici e non certo postali o filatelici (un buon esempio è dato da questa pagina all’inizio della collezione ‘Omaggio a Venezia’ di Gilberto Gradari).

– perché si è costretti, dallo sviluppo tematico, a ‘chiudere’ un certo foglio in quanto, dovendo iniziare un nuovo passaggio tematico, si preferisce iniziare con una pagina nuova e non a metà della pagina precedente. L’esempio, sempre costruito, è dato dalla pagina 3.

Infatti, presentando un sol francobollo della serie, si presentano anche altri francobolli e si guadagna un buon 40% di spazio in quella pagina; ma per motivi di ‘chiusura di argomento’ ci si può allargare fino a mettere altro materiale, anche un po’ ridondante dal punto di vista del messaggio tematico, per poter impegnare tutta la pagina, come si vede dalla n. 4.

Tuttavia questa pratica è poco raccomandabile perché si traduce sempre in una perdita di spazio e comunque salta all’occhio delle giurie; l’ideale sarebbe quello di strutturare la sviluppo tematico in modo da evitare di ‘chiudere’ un argomento a metà pagina. Con l’esperienza ci si riesce…

– Può aver senso, invece, inserire una serie di pregio nel suo complesso se, oltre alla necessità di equilibrio / occupazione di spazio, tale serie illustri un passaggio tematico particolarmente significativo. Per esempio, la serie della Rhodesia (periodo di amministrazione della British South Africa Company) del 1905 fu emessa in occasione dell’inaugurazione del ponte ferroviario sulle cascate Vittoria, un pietra miliare della storia delle ferrovie africane. Quindi, in una collezione specifica sulle “Ferrovie africane” può avere senso mostrare tutti e 6 i valori.

Ma se in una collezione tematica c’è necessità di farae solo un cenno alle cascate Vittoria, è sicuramente sufficiente mostrare solo il valore più raro/costoso, quello da 2/6, invece che l’intera serie.

Ah, ultima annotazione. Naturalmente valori di uguale bozzetto di una stessa serie possono essere esposti in diversi punti della collezione quando lo sviluppo tematico consente il richiamo di quel soggetto.
(L.C.)